festival dell’editoria in montagna 15 – 16 – 17 luglio 2022 Pieve di Cadore – Belluno
“Troverai più nei boschi che nei libri” scriveva al tempo il mistico San Bernardo di Chiaravalle. Rovesciandone decisamente la dicotomia, oggi con Roberto Da Re Giustiniani, direttore artistico del festival cadorino giunto alla sua sesta edizione, possiamo invece dire: “Troverai i libri nei boschi”.
Prende il via “Boschi di carta”, festival dell’editoria in montagna. Una fiera generalista che è una sorta di piccolo salone del libro, organizzato tra le più belle montagne d’Italia: le Dolomiti.
L’appuntamento è a Pieve di Cadore, Belluno, dal 15 al 17 luglio prossimi. Da sempre. il luogo che ha dato i natali all’immenso pittore Tiziano Vecellio, la cui casa natale è meta di continui pellegrinaggi, propone eventi culturali ai suoi tanti ospiti e turisti. E il festival letterario di fatto si inserisce nella complessa manifestazione dell’Estate Tizianesca.

Una tre giorni dedicata alla cultura e alla natura: binomio declinato in moltissimi appuntamenti, tutti spalmati nell’arco delle tre giornate che da sei edizioni gravitano attorno al fine settimana centrale del mese di luglio.
Cuore dell’iniziativa è la grande tensostruttura allestita nella piazza centrale di Pieve di Cadore dove una selezionata teoria di case editrici esporranno i loro nuovi prodotti editoriali. Per lo più si tratta di piccola e media editoria del Veneto, con qualche affaccio in Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte. Una accurata selezione di editori di “nicchia” con grandi riconoscimenti a livello nazionale, come ad esempio Antiga Edizioni, la rinomata casa editrice vocata ai cataloghi d’arte; Helvetia Editrice che dedica grande attenzione ai taccuini di viaggio o la stessa Kellermann (che fa capo al direttore artistico del Festival cadorino) legata alla raffinata arte dell’illustrazione artistica, solo per citare alcune tra quelle presenti in quest’edizione.
Il tema forte della sesta edizione ruota attorno a due avvenimenti clou che coinvolgono la provincia di Belluno e attorno ai quali ruota il disegno complessivo del festival.
Si tratta di due anniversari: il primo è il cinquantesimo della morte di Dino Buzzati e il secondo è il centenario della nascita di Augusto Murer.