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“Il mondo ha bisogno delle donne”, e da Despar torna la raccolta fondi che le sostiene

Dal 23 febbraio al 6 marzo, nei supermercati Despar, Eurospar e Interspar

Stando al Global Gender Gap Report 2018, redatto dal World Economic Forum, la parità dei diritti tra uomini e donne, nel mondo, sarà raggiunta soltanto nel 2126.

L’Italia, nella classifica che misura la partecipazione economica, politica, educativa delle donne a livello mondiale, così come la tutela della loro salute e la loro sopravvivenza, è appena al 70° posto (116° se si considerano soltanto le pari opportunità).

Eppure il mondo – come il Bel Paese – ha bisogno delle donne: secondo una ricerca della Banca d’Italia, la ricchezza prodotta dalle lavoratrici in Italia è pari al 41,6% del PIL, per un valore di 614,2 miliardi di euro.

“Il mondo ha bisogno delle donne” è anche lo slogan dell’ormai tradizionale raccolta fondi promossa da Aspiag Service (la concessionaria Despar per il Triveneto e l’Emilia Romagna) a favore di quattro diverse realtà locali che si occupano dei diritti e della salute delle donne, e di lotta alla violenza di genere.

L’iniziativa sarà attiva dal 23 febbraio al 6 marzo 2018 in tutte le filiali Despar, Eurospar e Interspar in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Emilia Romagna: i clienti potranno arrotondare l’importo del loro scontrino con un’offerta libera, che sarà evidenziata sullo scontrino stesso con la dicitura “Per le donne”.

I fondi raccolti verranno consegnati alle quattro organizzazioni prescelte il prossimo 8 marzo, in occasione della Festa della Donna.

Gruppo Polis: accoglienza e sostegno

A beneficiare della raccolta fondi in Veneto sarà Gruppo Polis, che riunisce tre cooperative sociali e una di produzione lavoro attive da più di trent’anni a favore delle persone in difficoltà. In particolare, la somma raccolta sosterrà Casa Viola, il servizio di accoglienza protetta e di accompagnamento socio-lavorativo per donne vittime di violenza e in disagio sociale.

Casa Viola ha come obiettivo l’accompagnamento sociale e lavorativo di donne che vivono una condizione di forte sofferenza, perché vittime di violenza e prive di una rete di riferimento parentale che possa supportarle. Il progetto risponde ad un bisogno che riguarda una fascia sempre più ampia di donne che si trovano ad affrontare la drammatica esperienza della violenza, fisica e psicologica, agita dal partner o dall’ex partner. L’intervento proposto integra ascolto, accoglienza, orientamento e accompagnamento al lavoro.

Il progetto si rivolge a donne italiane e straniere, di diverse fasce di età, con differenti livelli di competenza, vittime di atti di violenza, talvolta sole con figli a carico, spesso in cerca di occupazione o fuoriuscite dal mercato del lavoro.

Il metodo utilizzato punta al recupero dell’autonomia personale e lavorativa, alla crescita delle competenze, alla valorizzazione delle abilità personali e all’incentivazione delle motivazioni, stimolando le donne a reperire informazioni e orientarsi tra i servizi per condurre una vita sociale e lavorativa soddisfacente, avendo poi come ultima tappa quella della ricerca abitativa per vivere finalmente in autonomia, pronte ad affrontare una nuova vita.

“Il fenomeno della violenza contro le donne non è un fatto emergenziale, è un fenomeno strutturale della società in cui viviamo”, afferma Alice Zorzan, Responsabile dell’Area contrasto alla violenza di genere di Gruppo Polis. “La violenza di genere non è legata alla povertà o al disagio sociale, non è presente soltanto in categorie o ceti marginali, non interessa esclusivamente gli strati più deboli e incolti della popolazione, non è un problema degli ‘ALTRI’, ma è una realtà che vive dentro le famiglie. Famiglie apparentemente normali. Ecco perché campagne come questa sono importanti momenti di sensibilizzazione, perché portano all’attenzione di un grande pubblico un problema che deve essere affrontato dalla società intera, partendo da ogni singola persona, uomo o donna che sia”.

La raccolta fondi nelle altre regioni

In Friuli Venezia Giulia il contributo sosterrà il progetto “Medicina di genere – Go Red for Women” istituito dall’Azienda per l’Assistenza Sanitaria nr. 5 (Friuli Occidentale).

Per il Trentino e l’Alto Adige è stato invece scelta ANVOLT / Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori, che promuove tra l’altro la prevenzione tumorale femminile attraverso l’offerta di pap test, ecografie e visite ginecologiche e senologiche.

In Emilia Romagna, in fine, il contributo andrà a sostenere le attività della sezione ferrarese di ANDOS – Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, che lavora sul territorio per offrire alle donne operate al seno un’assistenza specifica più ampia e più attenta, e aiutarle a superare i molti traumi legati a questa patologia.

Il perché dell’iniziativa

È l’amministratore delegato di Despar, Paul Klotz, a spiegare la ragione che è all’origine della raccolta fondi:

Non si tratta soltanto di dare un supporto economico a realtà che compiono un servizio prezioso nel nostro territorio, ma anche e soprattutto di dare visibilità a tutto il loro lavoro, e collaborare per la sensibilizzazione di tutti verso quelle aree ancora critiche in cui – come parte della società civile – siamo chiamati a intervenire per rendere possibile una vera integrazione e una vera parità dei diritti. E questo non perché le donne debbano essere trattate come una specie protetta e fragile, ma perché il mondo ha davvero bisogno del loro pieno e libero contributo umano, professionale e creativo”.

Photo credits: IStock

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