“Giancarlo Brocci”… che quest’anno, per la seconda volta, fa sbarcare questa cultura e questo “format” presso le nostre colline di Valdobbiadene, con la “NOVA EROICA” Prosecco Hills presso Susegana (Tv): il 30 aprile 2023.

La “competizione” (se così la possiamo chiamare.. e poi capirete il motivo) de “L’ Eroica”, ci proietta nel futuro perché subito si è legata alla salvaguardia delle “ultime” strade bianche: il meraviglioso terreno tecnico su cui oggi tutti sembrano collocare il “ciclismo sostenibile”, ossia la linea di sviluppo di un ciclismo che torni ad entusiasmare.

Questo è l’ “imprinting” con cui l’ ha pensata il suo fondatore, il lungimirante GIANCARLO BROCCI. Questa corsa ciclistica è riservata a biciclette gravel (per questo si chiama “Nova” Eroica, poiché si può pedalare con bici “moderne” quali gravel, ciclocross, bici da strada, mentre nelle altre competizioni de l’ Eroica non sono concesse) ed è un format che si fonda sul famoso principio “la bellezza della fatica e il gusto dell’impresa”, che nasce dalla cultura del fondatore appunto, Giancarlo Brocci, e che dà forma non solo ad un evento, ma ad un vero e proprio “stile” nel pedalare e, forse, nell’affrontare le sfide della vita.

Pensate che ci sono stati casi di pazienti dati come “terminali” che, leggendo il meraviglioso libro dell’ideatore dell’Eroica, Giancarlo Brocci, in cui racconta come è nata e si è sviluppata la sua idea, hanno superato o comunque vissuto molto più delle aspettative dei medici, spinti dal sogno di poter pedalare, almeno una volta nella vita, anche fosse stata l’ultima, nei terreni della mitica gara…insomma un libro e una gara che regalano emozioni, condivisione, lacrime, gioia, buon cibo, buon vino e tanta tanta sana passione!

L’importante evento conferma, anche quest’anno, la sua “vocazione internazionale”: 1000 gli iscritti, il 20% provenienti da 15 paesi Europei, ma non mancano gli appassionati da Stati Uniti e Australia. L’appuntamento per affrontare le bellissime (e durissime) salite delle Colline del Prosecco sarà alla tenuta Borgoluce, in una delle zone più suggestive e ricche di storia, tra castelli, antiche magioni e vigneti “eroici”. Le colline del Prosecco, patrimonio UNESCO, saranno quindi scenario di un evento sportivo internazionale, confermando la vocazione del Veneto ad essere un riferimento per il mondo del ciclismo e dello sport. Il programma di “NOVA EROICA Prosecco Hills” tuttavia, non è solamente “in sella” alla bicicletta, ma , come ogni grande manifestazione di tutto rispetto, sarà fitto di appuntamenti già a partire da venerdì 28 aprile. Saranno appuntamenti non solo per gli sportivi – con pedalate alla scoperta del territorio e delle cantine della zona di Valdobbiadene- ma anche per bambini, per famiglie e per tutti coloro che volessero rivivere quello spirito “eroico” legato al “buon gusto e alla bellezza del territorio” , fatto quindi di socialità, di piaceri della tavola, di condivisone, di risa e di buon vino, in nome del Dio Bacco che regala sempre gioie e buone relazioni davanti a un calice di vino.

Giancarlo Bracci nella sua ultima impresa in Argentina, insieme al compagno di viaggio Gino.

Quindi ci saranno degustazioni guidate di Prosecco Superiore, incontri con campioni come Alessandro Ballan e Paolo Bettini, spettacoli e laboratori per bambini, e ovviamente molta musica live (con band che suoneranno tutti i generi), ad accompagnare il tutto non poteva mancare un menù costruito attorno ai prodotti del territorio (la tenuta Borgoluce ha ben 3 ristoranti, tutti di diversa ispirazione: LA VINERIA, LA FRASCA E L’OSTERIA), per concludere con uno spettacolare super spiedo gigante per tutti la domenica.

Video-chiamata dall’Argentina con Giovanni Barbini, che ha fatto l’Eroica a Gaiole in Chianti

Secondo le parole dell’ ideatore, l’ Eroica mirava a far riscoprire il “ciclismo grande”, quello che aveva appassionato almeno due generazioni con racconti epici. Ma lo ha sempre fatto guardando al futuro, cercando di trasmettere “geni” virtuosi di passione che stavano perdendosi. Lo ha concretizzato, prima di tutto, riportando tanti giovani a pedalare con un approccio gioioso, poi riproponendo certe strade ai professionisti con la Montepaschi Eroica del 9 ottobre 2007, oggi “Strade Bianche”, ormai un po’ per tutti la corsa più bella del pianeta, onorata da ogni grande del pedale. Successivamente Eroica ha affiancato la romantica e fantastica esperienza del Giro Bio, mettendo in strada gli “under”, anche in prove di un giorno, già nel 2009, con Eroica Espoirs ed Eroica Rosa nel 2010, prima versione al femminile. Inoltre, si è riproposta in forma di breve corsa “a tappe” (pensate che, in nome di queste “tappe” ciclistiche, anche tutti gli EROICA CAFFE’ propongono, tra le altre scelte gastronomiche, anche il menù toscano con vari cicchetti da abbinare ad un vino, proprio “a tappe”..) e poi collaborando con due frazioni al nuovo Giro d’Italia, Giovani di Selleri e Cassani.

Va ricordato anche il sostegno fondamentale alla sopravvivenza del Pedale Senese. La coppa che si sono disputati gli Juniores nella nascente prova, già classica in pectore, che in maggio ha riproposto gli ultimi chilometri della tappa del Giro d’ltalia, 3 giorni dopo la tappa di Montalcino, è stata dedicata ad Andrea Meneghelli, presidente di “Eroica Italia”, scomparso “troppo presto” in un terribile 2020. Andrea ha inoltre un altro “merito storico” notevole: affiancò infatti l’ Eroica già nel 2004 con il marchio Selle Brooks che dirigeva, facendo compiere alla cicloturistica d’epoca, quel fondamentale passo verso l’uscita dai confini, direzione mondo.

Il ciclismo “Eroico” si ripropone dunque di far riscoprire “la bellezza della fatica e il gusto dell’ impresa” , ma anche l’emozione della scoperta , quella che i partecipanti motivati veramente da questa sana passione, proveranno esattamente a ogni curva. Giancarlo ha saputo e potuto metter loro a disposizione strade e contesti di suggestione unica, per pedalare in sicurezza, ma sopratutto per la gioia di vivere, che va coltivata giorno per giorno, perché non si perda mai la speranza, non si perdano i “valori eroici”. – Il ciclismo è unico, diverso da qualsiasi altro sport. Questo lo si nota soprattutto nella descrizione del momento in cui l’individuo se ne appassiona veramente, forse quando si appassiona ai valori eroici, che vanno al di là della pedalata in sè.

Per me è stato in un caldo giugno 2015, a Cenicero, in Spagna, 35 gradi all’ombra, i muri delle case che scottavano. Ero stato in Spagna a far foto a questo evento di bici vintage, di cui sapevo pochissimo. Ho sempre adorato il saper poco in ambito fotografico. Informarmi si, il giusto, ma non troppo, ho bisogno di non aspettarmi nulla. Solo se confidi nei tuoi occhi puoi lasciarti stupire. Successe però una cosa insolita: mi ritrovai stupito non tanto da ciò che stavo vedendo, ma dalle emozioni che sentivo. Ricordo che mi si avvicinò un ragazzo chiedendomi di fare una foto, non a lui, ma a suo padre di 85 anni. In quei giorni sarebbe stato il suo compleanno e il figlio gli aveva regalato l’iscrizione a questo evento in cui per l’occasione l’anziano signore avrebbe dovuto preparare e pulire la bici con cui correva da giovane. Avrebbe dovuto vestirsi come si vestiva in quelle gare che faceva in passato. E così fece. E vidi un padre e un figlio emozionarsi. L’Eroica ricorda un ciclismo diverso, fatto di imprese, di sudore, di gesta, per l’appunto, eroiche. E allora perché non provare, almeno per una volta all’anno, a sentirsi un po’ “eroici”? Svegliatevi alle 3 di notte, col freddo, iniziate a pedalare ancora al buio, insieme a persone che non conoscete ma che presto saranno i vostri migliori compagni. Non abbiate paura del male alle gambe e al sedere, prendere il Vostro passo, avete tutto il giorno per arrivare. Prendetevi il tempo per far qualcosa di grande per voi stessi, prendetevi il tempo per vivere appieno l’esperienza, prendetevi il tempo per creare dei ricordi indelebili. Poi un buco, delle forature, dei panini, tanti sorrisi, qualche parolaccia e forse uno o più bicchieri di vino alla fine. Avrete un giorno da raccontare, da aver vissuto con valori non da eroi, ma eroici si, secondo lo spirito di Giancarlo (frase scritta poi in tutti i Caffè Eroica in giro per l’Italia e per ora, a Barcellona, “lo bellezza della fatica e il gusto dell’impresa, ma anche l’emozione della scoperta, della condivisone, del aiuto reciproco…valori ormai un po persi” Da quel giorno afoso in Spagna sono passati sei anni. Ho seguito gli eventi dell’ Eroica nel mondo: dal Giappone alla California fino al Sudafrica. Posti distanti tra loro decine di migliaia di km, ma che in comune, in quei giorni, avevano la passione per il ciclismo, passione di persone disposte a viaggiare per condividere un’esperienza unica in bicicletta. Ho visto e ascoltato centinaia di storie, dall’ex professionista alla persona sovrappeso che vuole tornare a pedalare senza fatica. Sono queste centinaia di storie, colori, sorrisi che compongono l’ Eroica e l’hanno fatta diventare un simbolo riconosciuto in tutto il mondo.

Commento di Paolo Penni Marteli, fotografo internazionale e de l’ Eroica (Tratto e modificato dall’introduzione al libro di Giancarlo Brocci ideatore de “l’ Eroica”)

Ricordo come fosse oggi il giorno in cui conobbi l’ EROICA. Esisteva solo nel cuore e nella fantasia di Giancarlo Brocci che, a metà degli anni ’90 organizzava a Ponte Ema , una Granfondo, dedicata Gino Bartali: si correva sul serio, all’epoca, tra i cicloamatori d‘Italia; le biciclette erano pezzi da guardare con “sacro rispetto”, i polpacci dei corridori mostravano i segni di migliaia di chilometri pedalati, le velocità erano perfettamente in linea, se non superiori, alle medie orarie dei professionisti. C’erano persino squadre che facevano invidia al mondo dei professionisti. lo venivo da quel mondo, per me scritto, non certo pedalato (come purtroppo testimoniano i chili in più che da sempre mi porto dietro) La “Granfondo Gino Bartali” costituiva l’appuntamento toscano del circuito italiano più importante; il Master Tricolore, di cui era presidente un cicloamatore romano, Elvezio Pierandi. Da qui il mio lavoro da addetto stampa di un circuito che mi portò per anni a girare in lungo e largo il nostro Paese a pedali. Ricordo perfettamente che Giancarlo Brocci ci obbligò quasi a raggiungerlo a Gaiole in Chianti per raccontarci di una sua idea. All’epoca, per me che arrivavo da Roma, mi sembrò un viaggio a ritroso nel tempo. Giancarlo ci accolse come fossimo nel cuore di Manhattan e, passeggiando in qua e in là, ci riempi la testa di idee strampalate. Per la prima volta sentii parlare di “Parco Ciclistico del Chianti”, di “Catasto delle Strade Bianche e de ‘l’ Eroica” che lui avrebbe organizzato pochi giorni dopo la “Granfondo Gino Bartali”. L’iscrizione sarebbe stata gratuita (altra “stranezza” del nostro curioso padrone di casa), senza giuria e con partenza libera, ristori a base di prodotti del territorio e ritorno a Gaiole secondo la volontà di ciascuno. Pensai che mai e poi mai avrei portato la mia bicicletta su quelle strade “dimenticate dall’asfalto”, Giancarlo era, come sempre , un “fiume in piena”. Finì che, con il gomito cercai di attirare l’attenzione di Elvezio. Gli dissi: “andiamo via questo qui è matto”. Non mi rendevo conto, allora, che Giancarlo e l’ Eroica avevano fatto già presa nel mio cuore. Così come con me, da quel giorno l’ Eroica ha fatto breccia nel cuore di tanti altri al mondo, tanto da far nascere altri eventi in California, Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Giappone, Germania, Sudafrica, in altri borghi in Toscana nel resto d’Italia, da due anni anche nelle zone del Prosecco, prima assolutamente impensabile. Ed è proprio questo che si ripropone di fare l’ Eroica : imprese impensabili, faticose, ma che poi grazie all’ “gusto dell’impresa” si alleggeriscono magicamente e con questo entusiasmo sono nati nati Eroica Caffè a Brolio, a Barcellona, a Padova e a Milano. E tutto dice che siamo solo all’inizio. Dopo 25 anni è quella passeggiata per Gaiole in Chianti, eccomi ancora qui, sempre più convinto che, a volte, la pazzia abbia in sé i “germi” di una magnifica storia. Nel mio caso, di una bellissima storia a pedali.

Commento di Livio Iacovella, addetto stampa L’ Eroica (Tratto e modificato dall’introduzione al libro di Giancarlo Brocci ideatore de “l’ Eroica”)
La tartare di chianina con insalata di carciofi de L eroica caffè sia Padova (usano le castraure) che Milano. Ambia scelta di vini, tra cui regna incontrastato il prosecco Borgoluce, il fotonico (nuovo della gamma Borgoluce), vari tipi di birre e di cocktail e ovviamente il Chianti, il Montalcino e tanti vini rossi di diversi prezzi. Inoltre proposte light per il pranzo per esempio le insalate che prendono i nomi delle varie località toscane per esempio la Gaiole che ricorda proprio Gaiole in Chianti.
Una “tappa” con cicchetti (mano anche quello con il baccalà mantecato e polenta, con la Tartare con nocciole  con la burrata la mortadella e la granella di pistacchio le melanzane fritte il pomodoro le polpette al sugo e il pane cafone con il sugo di carne)