Corvara 7 luglio 2019 ore 6, tutto pronto per la partenza della 33a maratona dles Dolomites, la granfondo piu’ bella del mondo!

Kristian Ghedina

Il tema di quest’anno era il “duman” che nella lingua ladina significa domani, un pensiero al futuro del nostro pianeta, su cui ognuno di noi dovrebbe riflettere.

Se  non bastasse l’atmosfera magica che ogni anno la prima domenica di luglio rende la Maratona delle Dolomiti la granfondo più famosa e ambita al mondo, ci pensano i numeri a certificare il successo della creatura di Michil Costa. Sono stati 9.038 i ciclisti, più o meno allenati, che hanno preso il via alle 6.30 del mattino da La Villa. Ma le richieste pervenute anche quest’anno erano oltre 33.000. In gara ben 930 donne e persone provenienti da ogni angolo del pianeta per un totale di 72 nazioni rappresentate lungo i tre percorsi: il classico da 55 km coi quattro passi del Sellaronda e 1.700 metri di dislivello, il medio da 106 km e 3.130 di dislivello e la maratona da 138 con 7 passi dolomitici (tra cui il massacrante Giau) e 4.200 metri di dislivello, con l’ormai immancabile Mur del Giat ad insidiare le gambe gia’ provate dalla fatica.

Marina dell’evento la bella e brava Martina Colombari, molti i vip tra i quali Pippo Pozzato che ha “scortato” l’ex pilota Kubiza fino all’arrivo, Sofia Goggia, che l’ha presa con filosofia, Kristian Ghedina l’uomo jet che nonostante il poco allenamento ha concluso la sua gara facendo segnare i 94 km all’ora in discesa… d’altra parte lui piano non è capace di andare!

Kristian Ghedina, Silvia Carraro, Peter Rungaldier

Manuela Moelgg, fortissima, ha segnato il tempo di 2 ore e 20 minuti nel percorso classico., Alex Zanardi grande prova nel percorso medio.

Vince  per la terza voltaTommaso Elettrico, con 4 ore e 38 minuti, le donne la tedesca Christina Rausch in 5 ore e 22.

La maratona non è solo una gara ciclistica, è anche festa, tradizione, amore per la natura, è solidarietà’, pensate che già 30 mila euro sono stati stanziati per aiutare le valli colpite dal disastro atmosferico dello scorso 29 ottobre.

Un “duman” che guarda con speranza ad un futuro migliore per nostra madre Terra.

Tema del prossimo anno sarà l’arte, perche’ in fondo anche pedalare può essere una forma d’arte.