Intervista a Carla Plessi in occasione dell’inaugurazione del progetto Backtolife in collaborazione con l’Outlet di Noventa di Piave, che ha coinvolto le ospiti e volontarie della casa famiglia Pio X  di Venezia cui verra’ devoluto il ricavato della vendita delle esclusive borse presso il temporary store di Noventa di Piave. 

Entusiasta ed emozionata per aver contribuito, con un meticoloso e sapiente  tutoring alle ospiti della casa famiglia Pio X, all’apprendimento delle tecniche per creare le sue preziose borse. 

Felice per essere stata protagonista del progetto ed aver attuato un nuovo modo di concepire la solidarieta’, costruito attorno al lavoro manuale, che, dice lei stessa, “si puo’ imparare, come ho fatto io…” e che “puo’ essere il volano per la citta’ e capire che anche da piccoli laboratori si puo’ ricominciare a trattare temi importanti”

Alla vigilia dell’inaugurazione le abbiamo chiesto la storia di questo progetto di solidarieta’:

Come è nato questo progetto?

“Il progetto e’ nato da un’idea dell’outlet di Noventa di Piave ed e’ partito come progetto di sostenibilità’ ed inclusione; e’ nato prima dell’Era Covid ed e’ stato poi sospeso; poi, inevitabilmente, il momento disgraziato che abbiamo vissuto ci ha spinto ad andare avanti, e’ stato un modo per sentirci vivi per sentirci una comunità’ piu’ forte.

“Come hanno risposto gli imprenditori”

Abbiamo coinvolto molti imprenditori locali,  diciamo a kilometro 0 tutti hanno risposto, mettendosi a disposizione con grande entusiasmo e ognuno ha messo in campo cio’ che poteva offrire; questo ha dato una grande energia a tutti.

Come avete operato concretamente per la realizzazione dei 100 pezzi unici in vendita all’outlet

Abbiamo aperto un laboratorio in casa famiglia con tutti i presidi medici del caso, dove le ospiti si sono attivate per imparare a fare le borse. Non e’ stato semplice. Lavorare in Era Covid ci ha creato non pochi problemi. Siamo riusciti ad arrivare fino in fondo anche grazie all’aiuto dei volontari e degli ospiti della casa famiglia; tutti si sono attivati,  anche n maniera autonoma , per arrivare alla fine.

Parliamo di questa realtà’ veneziana che e’ la casa Pio X. Ha una storia che va raccontata.

La casa famiglia nasce a Venezia 100 anni fa per volere di Pio X per aiutare le ragazze madri;  Pio X , che era un visionario, aveva pensato che queste donne dovevano imparare un mestiere e quindi aveva portato dei laboratori dentro la casa famiglia; gia’ 100 anni fa c’erano dei laboratori.  Oggi la casa famiglia aiuta le donne in difficolta’ che vengono indirizzate dal Tribunale dei minori. Ho pensato di riportare alla ribalta questa realtà’ che non era conosciuta , soprattutto per il ruolo che la casa famiglia svolge nella società’.  Ho montato questo laboratorio dal nulla e abbiamo iniziato a lavorare; bisognava insegnare a queste donne a fare le borse, e quindi le mie  borse, totalmente artigianali ,che hanno l’imperfezione nel loro DNA, ora sono ancora piu’ imperfette ma tirano fuori una storia importante che e’ la voglia di mettersi in gioco , la voglia di imparare a fare qualcosa. 

Anch’io ho imparato a fare le borse e quindi vuol dire che si puo’ fare!

Una storia tutta al femminile ?

E’ una storia al femminile perche’ le donne oggi sanno forse piu’ di altri mettersi in gioco, ma non e’ una storia solo femminile. Ci sono stati anche tanti uomini che ci hanno aiutato e che ringraziamo.

Carla, un’esperienza umana completa, in un periodo storico particolare dove abbiamo bisogno di unire le forze.

Un’esperienza molto forte , io pensavo di trovarmi in un ambiente molto triste, invece , quando parli di borse, questa frivolezza che da’ una borsetta , diventa un collante per l’allegria e lavorando insieme, abbiamo passato giornate di grande cameratismo, di grande felicita’ e spensieratezza, ridendo, chiacchierando, ognuno raccontando le proprie vite; tanti sconosciuti che si ritrovano in un luogo e si raccontano…

Sembra la trama di un film… 

BACKTOLIFE e’ un invito a ritornare a vivere; un invito attuale, in pieno tema di rinascita. Originariamente, BACKTOLIFE nasce come volontà’ di riutilizzare materiali che sarebbero stati scartati ; le aziende ci hanno donato campionature, tessuti  fallati, materiali di scarto; sono anni che  mi impegno anche a ridare vita ai materiali che comunque  hanno  una loro nobiltà’ ma che vengono scartati e abbandonati o gettati e invece, tutto puo’ essere riusato se si vuole, anche i resti dei resti, come  per esempio i cordoncini dei cartellini attaccati alle borse che  sono i resti delle borse di pelle che abbiamo ritagliato. Certamente BACKTOLIFE e’ anche un ritorno alla vita, un’opportunità’ per chi, come le ospiti della casa famiglia, ha passato grandi sofferenze, ed e’ sicuramente un ritorno alla luce dopo questo buio che ci ha travolto in quest’ultimo anno. 

Carla, ti ringrazio per il tuo tempo e per questo bellissimo impegno in collaborazione con l’outlet di Noventa. Diamo anche qualche informazione pratica per chi volesse venire a vedere la capsule collection ed aiutare con il suo acquisto, la casa famiglia Pio X

Certo. la vendita durera’ fino al 28 maggio ed ogni borsa e’ in vendita al prezzo di 250 euro che  verranno devoluti in beneficenza per la casa famiglia. Chi acquista una borsa, fa una donazione alla casa famiglia. io non ho guadagnato niente, l’outlet non ha guadagnato niente, ci tengo a dirlo.

Dal punto di vista umano credo che il guadagno sia stato enorme, non pensi?

Certamente. Umanamente e’ stata un’esperienza incredibile che mi mancherà’ tantissimo, questo comunque potrebbe essere il volano anche per la città’; capire che, anche da piccoli laboratori si puo’ ricominciare a trattare argomenti importanti. Sono convinta che  anche per l’outlet che, al contrario della mia che e’ una realtà’ artigianale,  e’ una grande realtà’ imprenditoriale, e’ stata una sfida importante: basta avere voglia e mettersi in gioco e ciascuno puo’ fare la sua parte.