Sarà un incontro inaspettato quello tra specie faunistiche di diverse provenienze – dai pinguini, agli elefanti, alle rondini, ai delfini, ma anche tartarughe, conigli, chiocciole e molti altri animali –  che troveranno casa presso i McArthurGlen Designer Outlet di Noventa di Piave, a due passi da Venezia e dalle spiagge venete. Barberino – nel cuore del Mugello. La Reggia – nei pressi di Caserta.


Più di duecento maxi sculture del movimento Cracking Art, dalle dimensioni più svariate e dai colori vivacissimi, accompagneranno i visitatori dei designer outlet attraverso piazze, viali, tetti e passaggi segreti, per tre grandi itinerari sorprendenti che diventeranno il tramite per parlare di arte e di sostenibilità, temi molto cari al Gruppo McArthurGlen. 
L’invasione della fauna colorata di Cracking Art sarà di grandissimo impatto visivo e i visitatori dei centri saranno invitati a un vero e proprio safari dell’arte tra i viali e le piazze: a Noventa di Piave Designer Outlet si passeggerà con il naso all’insù per scoprire delfini volanti o una pioggia di rane pronte a saltare dai poggioli, mentre una fila di pinguini e suricati multicolor sbucherà dalle fontane, mentre a Barberino gli animali in gruppo sembreranno arrivare dalle colline circostanti e uscire all’improvviso dal fiume, a La Reggia i viali dell’outlet saranno invasi da una coloratissima fauna e un enorme elefante accoglierà i visitatori già alla stazione centrale di Napoli.

La scoperta progressiva delle diverse sculture, tutte dotate di un qr code che ne racconterà le caratteristiche della specie, sarà un modo originale ed affascinante per raccontare ad adulti e bambini i temi del mondo contemporaneo: sostenibilità, circolarità, cultura etica e innovazione tecnologica. Diverse le attività pensate per i più piccoli, tra cui una sorta di safari/caccia al tesoro alla scoperta delle caratteristiche degli animali.


Il movimento Cracking Art nasce nel 1993 con l’obiettivo di modificare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale che unito all’utilizzo rivoluzionario dei materiali plastici mette in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale. Il termine Cracking Art deriva dal verbo inglese “to crack”, che descrive l’atto di incrinarsi, spezzarsi, rompersi, cedere, crollare. Con il nome di cracking catalitico è anche chiamata la reazione chimica che trasforma il petrolio grezzo in plastica: per gli artisti è questo il momento in cui il naturale permuta in artificiale, l’organico in sintetico, ed è tale processo che essi intendono rappresentare attraverso la loro arte.
Le opere in esposizione sono realizzate per sollecitare una riflessione collettiva sui temi dell’effetto antropico sull’ambiente naturale tramite azioni performative coinvolgenti, in cui installazioni fuori scala – come i celebri animali colorati – invadono i luoghi più vari, dagli spazi propriamente deputati all’arte a quelli della vita quotidiana.