PADU’: la nuova profumeria artigianale sotto il salone di Padova: una viaggio nelle famiglie olfattive.
Padu’ e’ un brand che nasce da quarant’anni di esperienza nell’ambito della profumeria. Progettato da due fratelli figli di farmacisti, che fin da ragazzini amavano passare le loro giornate dopo la scuola nel reparto profumeria della farmacia con la nonna e la zia, inebriati dalle mille fragranze che sentivano in quell’ambiente così speciale per loro. A 10 anni già sapevano che cos’era il patchouli e riconoscevano la differenza tra note legnose, quelle fiorite o agrumate …insomma quasi dei “predestinati” a lavorare in questo “magico” settore.
Padù è un progetto di profumeria territoriale che si pone come obbiettivo ambizioso quello di creare la firma olfattiva della città di Padova e del suo territorio attraverso la reinterpretazione aromatica della ricchezza di Storia, Arte e Cultura che lo caratterizzano, dando risalto anche alla vitalità dei suoi quartieri. Infatti Pietro, uno dei proprietari, è laureato in storia veneziana, per questo nel suo negozio si trovano non solo profumi, ma anche candele, vasi particolari e gioielli in vetro, insomma Padù è quasi una “profumeria artistica” che nasce proprio dal fruttuoso connubio di un luogo dove convivono armoniosamente (e il design del locale lo conferma) sapere artigianale, conoscenza delle essenze, ma anche delle cere e dell’arte vetraia. Come le note di testa, cuore e fondo costituiscono l’anima di una fragranza, così cultura, forma, memoria condivisa e spirito della propria gente costituiscono l’anima di una città.
È quindi possibile descrivere un luogo con un profumo? Secondo Padù sì, grazie alle profonde connessioni emotive e mnemoniche che luoghi e profumi condividono. E questo è proprio dovuto al fatto che la memoria olfattiva è più duratura e attendibile della memoria uditiva o visiva. Il senso dell’olfatto è il più sviluppato, rispetto agli altri, poiché laddove il passare del tempo affievolisce gli stimoli visivi e verbali, questo non sembra incidere sugli stimoli olfattivi (un recente articolo di National Geograpich lo conferma)…un pò come quando sentiamo il profumo di lasagne che ci ricorda la casa della nonna, o quello di legno che ci ricorda la baita in montagna, o quello marino e floreale che ci ricorda il mare e la spiaggia.

Ed ecco che si arriva alla domanda “clou”: come mai sceglierei aprire sotto il Salone di Padova, luogo per eccellenza sede di botteghe alimentari, piena di odori di salumi, formaggi, carne, pesce, o di vini, come location per aprire una profumeria? La scelta sembra azzardata e quasi contraddittoria… “Per quanto riguarda la scelta del posto”, dice Luca “lo abbiamo voluto essenzialmente per due ragioni: la prima è che pur essendo prettamente alimentare, il Salone resta il cuore pulsante del commercio della città patavina e i suoi banchi sono frequentati da una clientela di classe. Il secondo motivo è che noi siamo un’attività artigianale, dalla filiera 100% di artigianato made in Italy, con tutte le caratteristiche di questo tipo di produzione (quindi per esempio i prodotti sono di estrema qualità, ma gli oli essenziali sono stagionali, quindi non è detto che tutte le fragranze siano disponibili tutto l’anno, e i prodotti possono subire piccole variazioni uno dall’altro). Sotto al Salone si è abituati a trovare questo tipo di attività, quindi ci sentiamo di avere qualcosa in comune con i banchi che ci affiancano, mentre se avessimo aperto ad esempio in via Roma, ci si sarebbe aspettati un tipo di prodotto industriale come tutti gli altri che ci sono.
Altro punto in comune è un pò il modo artigianale di creare il prodotto, nel senso che fare un profumo è proprio come fare un vino, una grappa…potrebbe esistere un “sommelier del profumo” in grado di distinguere le diverse famiglie olfattive. In questo “universo olfattivo” si possono incontrare moltissimi profumi come anche in quello del vino o della grappa (che come il profumo, ci mettono 2, 3 mesi a macerare), dai più delicati e floreali, sino a quelli più complessi e ricchi. Dal profumo di caffè, a quello di cognac, zafferano, mughetto, rosa, caramello, alle note fiorite degli agrumi, alla dolcezza della vaniglia o cannella, a quelli più legnosi come liquirizia, cacao, tabacco.
Al momento la linea si compone di 3 collezioni:
-I profumi ambiente “Maison de Padù” dedicati ai monumenti e ai luoghi simbolo di Padova.
-Le “Candele Bougies de Padù” dedicate ai quartieri con cui i padovani mantengono uno stretto legame emotivo (sono presenti in negozio più di 20 oli essenziali con cui poter fare la propria candela personalizzata, un altro lavoro artigianale di bagnomaria e macerazione)
-Gli “EDP Perfumes de Padù” dedicati ai personaggi o alle opere che hanno reso Padova famosa nel mondo.
È in arrivo una collezione dedicata a “Padova Urbs Picta”, e una linea bagno profumata con le fragranze più amate della linea. Insomma, per chi pensava che un profumo fosse solo spruzzarsi un’essenza, con quest’articolo spero abbia compreso che, come per imparare a leggere dentro ad un bicchiere di vino è importante riconoscerne almeno alcuni, così vale anche per le famiglie olfattive, proprio perché in questo universo olfattivo l’esperienza diventi non solo unica e stimolante, ma anche più consapevole di tutto il lavoro certosino e della passione di chi l’ha creato. Padù propone infatti workshop che sono dei veri e propri “ viaggi” nelle famiglie olfattive…, perché chi l’ha detto che il sommelier dev’essere solo quello del vino? Tanto più se il nostro senso più sviluppato è l’olfatto, poiché ha la memoria a breve termine più duratura. E allora, in quest’ottica, si potrebbe diventare anche un “sommelier del profumo”!