Il Fondaco dei Tedeschi affacciato sul Canal Grande, per la sua riapertura dopo la zona rossa, rende omaggio nelle sue vetrine – trasformate in oblò ideali – al mondo marino lagunare, grazie alla collaborazione con Venice Lagoon Plastic Free. Per l’allestimento delle vetrine sono stati utilizzati esclusivamente materiali riusabili o riciclati come ad esempio bottiglie in pet, cordoni, cotone, lamiere e barattoli.

La laguna di Venezia, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, ospita, dentro e fuori dall’acqua, una ricchezza naturalistica dal valore inestimabile. Un ecosistema delicato, frutto di un fragile equilibrio tra la natura e l’uomo. A questo prezioso ecosistema, alla sua fauna e alla sua flora il Fondaco dei Tedeschi rende omaggio, nelle sue vetrine che, come attraverso un oblò, lasciano ammirare, in un gioco di immersione ed emersione, il mondo marino. Pesci, crostacei, molluschi, ricci, alghe e piante alofite, riproposti in forma creativa, si immergono, nuotano e affiorano in una scenografia lagunare. E per ricordare che, oggi più che mai, l’ambiente naturale della laguna è minacciato dall’inquinamento e dai rifiuti abbandonati, per l’allestimento delle vetrine sono stati utilizzati esclusivamente materiali riusabili o riciclati: carta plissettata e carta crespa, bottiglie in pet, cordoni, cotone, lamiere, barattoli, sassi, muschio, stuzzicadenti.

Una scelta che sottolinea l’attenzione di Fondaco dei Tedeschi verso un uso sostenibile delle risorse. In questa occasione il Fondaco sostiene Venice Lagoon Plastic Free (www.plasticfreevenice.org), organizzazione no-profit, e collabora alle sue attività che riguardano la prevenzione e riduzione dell’inquinamento da plastiche nelle acque di Venezia.