Dopo l’”Ombra della piazza”, sbarca il “Brutal”, un vero inno al peccato di gola.
Dietro a un vino naturale o a una birra artigianale, a una farina speciale o alla lievitazione di un impasto, ci sono persone che hanno un volto, una voce, dei sorrisi e una storia ogni volta diversa, ogni volta sorprendente. Per esempio c’è Alessio che sa sempre consigliarti il vino naturale più adatto da abbinare al salume del giorno, ma anche Giulio, che con la sua gentilezza ti aspetta dalla pausa sigaretta per farti trovare ben caldi gli squisiti cicchetti. Questa è l’atmosfera che si respira al Brutal, tra mattoni e travi a vista, edere che scendono da specchi e scaffali, per uno stile impeccabile che ti fa sentire subito accolto. Locale fratello gemello dello storico ’“Ombra della Piazza”, in Via Pietro d’Abano, aperto dai fratelli Ferrato e da Fulvio Santoro, fa ormai sempre il pienone, tanto che la sera è d’obbligo la prenotazione sennò non si trova assolutamente posto a sedere (ci sono comunque gli ampi banconi dove appoggiarsi!).
Perfetto per iniziare l’aperitivo a Padova, soprattutto perché qui i vini (sia in bottiglia che in mescita) sono pressoché quasi tutti naturali e permettono diciamo di “scaldare i motori” senza la necessità di metterci subito il turbo. Poi per fare fondo c’è davvero l’imbarazzo della scelta: partendo dai favolosi cicchetti fatti con l’impasto della focaccia e farciti con ingredienti gourmet di prima scelta (assolutamente da provare quello baccalà mantecato e radicchio, quello melanzana fritta, cipolla caramellata e gorgonzola, quello scarola,burrata e acciuga e quello con polpetta di carne o vegetariana), alle scarpette (ossia taglieri serviti con fette di pane abbrustolito accompagnato da ciotoline di burrata e acciughe, oppure di baccalà mantecato e olive, oppure di affettati misti selezionati o di ragù e talvolta anche di parmigiana), alle pizze crunch e doppio crunch che mettono sempre tutti d’accordo, non solo per la bontà, ma anche per il fatto che vengono servite già tagliate in parti, quindi perfette da condividere.
Se poi non si è amanti del vino o si preferisce abbinare queste prelibatezze alla birra, anche in questo campo la scelta è davvero vasta: top la Mundaka di Crack o la Padovaner. Nota molto positiva è che il locale è molto attento anche alle intolleranze o allergie. Tappa fissa di molti padovani e non (si incontrano anche tanti vicentini e trevigiani), il “Brutal” è ormai un’istituzione in città per quell’apericena un pò sulla falsariga milanese che sta sempre più prendendo piede e andando di moda tra i giovani. La fascia di età è molto ampia, si va dai 25 ai 50 anni, proprio perché la buona compagnia, soprattutto se affiancata da un vino di qualità e da uno spunciotto gourmet non ha età. Anzi la convivialità ha un sapore unico, come ben si respira nella magica atmosfera che riempie il locale a partire dalle 7 di sera.
Tra chiacchiere, risate, cin cin e un buon profumino di cibo che scalda, qui si viene coinvolti da quello spirito, tutto italiano, della condivisione delle cose semplici. Insomma quella gioia che nasce dalla cultura della qualità e che ha lasciato ammaliati ormai storici clienti come il nipote del bolognese Alberto Tomba, (trasferitosi a Padova da qualche anno) Rudy Gandolfi, l’ex promessa del golf Alvise Romanato, Ado Stimamiglio (che ha aperto il famoso ciringuito messicano proprio di fianco),ma anche la modella Valeria Travaglia Zanibon, Matteo Lombardo, la sottoscritta Benedetta Fabris (detta Benny), Fabio Fiore, Alessio di Muro, Enrico Rossi, Paolo Notar, Giovanni Boschiero, Giulio Abatangelo, tra gli altri.
Insomma winelovers, foodlovers, amanti della buona compagnia adesso non avete più scuse per stare a casa anche nelle fredde serate, dato che il locale è dotato di fantastici e super scaldanti funghetti: la notte padovana sta iniziando ad animarsi e con essa anche lo spirito di condivisione e di gruppo che si sta creando intorno a questi nuovi focolai aperti a tutti coloro che hanno voglia di fare due risate, bere un calice, mangiare uno spunciotto, insomma di vivere un momento di grande piacere “italian style” (Non a caso, il termine aperitivo non trova una traduzione in nessuna lingua, proprio perché è italianissimo, come il rito in sé !).
BENEDETTA FABRIS